Un parco per crescere

Vicino a Vicenza sorge un’area verde creata dalla cooperativa Nuovi orizzonti per accogliere persone con disabilità. Qui, tra fiori, piante, farfalle, il sogno di un mondo più inclusivo diventa realtà.  

Prendersi cura della terra per imparare a essere indipendenti e per integrarsi, dal punto di vista sociale e lavorativo, nella comunità. Per le persone con disabilità e disagio psichico che lavorano nel parco Oasi Rossi, gestito dalla cooperativa Nuovi orizzonti a Santorso, in provincia di Vicenza, coltivare un orto, crescere piante da fiore, preparare i pasti e accogliere i visitatori sono attività importanti, che aprono la strada a una possibile autonomia. In quest’area verde di circa cento mila metri quadrati, alle pendici del monte Summano, nelle Prealpi vicentine, la cooperativa ha, infatti, realizzato un sogno: creare un’area didattica e inclusiva per accogliere le persone con handicap, mentre le famiglie con bambini si potevano godere la natura e le sue meraviglie.  
Il progetto è iniziato nel 1980, quando un gruppo di genitori con figli disabili ha fondato la cooperativa stessa. 
L’obiettivo era dare ai loro ragazzi e ad altre persone in difficoltà la possibilità di intraprendere un percorso di emancipazione e rinascita. «All’inizio abbiamo perseguito il nostro intento tramite orticoltura e floricoltura», spiega Denis Inderle, presidente di Nuovi orizzonti. «Nei nostri spazi accogliamo persone in situazioni di disagio e invalidità. Per loro attiviamo progetti di inserimento lavorativo che, a seconda dei casi e del grado di disabilità, possono essere soltanto formativi oppure diventare un’occupazione definitiva all’interno della cooperativa».

Il seguito sulla rivista.

di Sara Panizzon 

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