L’Italia rimandata a settembre

Tra poche settimane andremo al voto, dopo una campagna balneare che certo non ha avuto il pregio di tenere bassi i toni. La destra-destra (giacché il centro della coalizione Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia è evaporato con l’uscita di figure di spicco come la Gelmini e Brunetta), ha messo in campo tutti i più triti cliché, dalla caccia all’immigrato ai rosari tornati a sventolare. Renzi ha fatto il Renzi, i 5 stelle hanno provato a cavalcare nuovamente i loro cavalli di battaglia. Spaccandosi e ricomponendosi, partiti e movimenti hanno dato il peggio di sé inseguendo la battuta più azzeccata a far guadagnare quel decimo di percentuale nei sondaggi, invece che sedersi a ragionare seriamente sul futuro del nostro Paese.
E allora? Come nostra abitudine non daremo indicazioni di voto. Quello che vorremmo, però, è che tutti andaste a votare. Anche chi si sente deluso ed estraneo alle istituzioni, con l’astensione, finirebbe per dare maggior forza proprio a quella politica dalla quale vorrebbe rimanere lontano. 

Il seguito sulla rivista.

di Annachiara Valle

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