Insieme è meglio

Gli amici sono fondamentali per il nostro benessere. Offrono sostegno, vicinanza, compagnia. Affetti preziosi da riscoprire e coltivare magari proprio durante questi mesi estivi.

Già nell’antichità Aristotele diceva che «l’uomo è un animale sociale». Tutti noi cerchiamo compagnia e sostegno all’interno del gruppo di parenti, amici, colleghi. Abbiamo bisogno di stare insieme, per questo il distanziamento sociale imposto dalla pandemia ha registrato effetti deleteri. D’improvviso non è stato più possibile incontrare per caso i vicini, gli avventori del bar sotto casa, i coetanei al parco. Gli abbracci si sono trasformati in lontane voci al telefono. 

Più connessi, ma più soli
Nell’era digitale siamo iper-connessi, eppure moltissime persone sperimentano una condizione di solitudine sconosciuta nelle comunità più ristrette del passato, nei borghi e nei quartieri di un tempo, dove tutti si conoscevano e formavano una comunità coesa e solidale.

La solitudine nuoce alla salute
Sentirsi soli rattrista e, secondo la scienza, fa anche male alla salute. A quella del cervello, anzitutto, perché favorisce il declino cognitivo e incrementa i livelli di cortisolo, il famigerato ormone dello stress. Ma anche a quella dell’intero organismo. Può, infatti, aumentare la pressione del sangue, compromettere la capacità del sistema immunitario di combattere le malattie, disturbare il sonno. In particolare, secondo uno studio pubblicato nel 2017 su Plos One, coloro che soffrono di solitudine hanno il 40 per cento di probabilità in più di essere diabetici, il 20 per cento in più di essere poco attivi fisicamente e il 31 per cento in più di avere il colesterolo alto. 

Il seguito sulla rivista.

di Paola Arosio e Marta Perrini

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