Magica Doha
Sei mesi dopo i mondiali di calcio in Qatar, siamo tornati nella capitale. Per scoprire una città vivace e animata, ricca di musei, spiagge, mercati, ristoranti. Dove non ci si annoia mai.
Musei molto belli e firmati da archistar, una metropolitana efficiente, un lungomare che invita a passeggiare, un suq vivace, centri commerciali sfarzosi, prezzi non proibitivi, un clima gradevole per buona parte dell’anno (esclusi i tre mesi più caldi dell’estate), un’allegra atmosfera multietnica. Doha, la capitale del Qatar, è senza dubbio una delle mete turistiche più interessanti nei Paesi del Golfo.
Priva degli eccessi di Dubai, è la città più grande e popolata della penisola affacciata sul Golfo Persico, il piccolo emirato (circa tre milioni di abitanti) che nel 2022 ha ospitato i campionati mondiali di calcio. Alle spalle c’è il deserto, ma la metropoli pulsa di vita.
L’aeroporto internazionale dista pochi chilometri dal centro cittadino. In taxi ci vogliono venti minuti, ma volendo si può utilizzare la moderna ed efficiente metropolitana. Le indicazioni sono chiare e in ogni stazione il personale è pronto ad aiutare e consigliare. I treni sono frequenti e pulitissimi. Ci sono tre tipi di carrozze: le gold, più costose, con confortevoli poltroncine; le family, di solito usate dalle famiglie e dalle donne; le standard, usate dagli uomini (ma abbiamo visto anche qualche donna), in stragrande maggioranza gli immigrati indiani, pakistani, cingalesi, africani. Raro e improbabile trovare in metropolitana un qatarino (sono solo 300 mila), di solito si spostano in auto. Ma sulla linea verde che raggiunge la zona universitaria è facile incontrare qualche studente.
La zona attorno a suq Qaqif è molto vivace e animata fino a tarda sera. Ci sono eleganti alberghi in stile tradizionale arabo, caffè e ristoranti. Le strade sono pedonali e sotto i portici si possono visitare le botteghe che vendono stoffe, prodotti di artigianato, alimentari e spezie. A differenza di ciò che avviene in altri mercati del mondo arabo, i commercianti non sono assillanti e questo rende la visita rilassante. Sempre animato e rumoroso il mercato degli uccelli, con gabbiette popolate di canarini e pappagalli. A parte si trova un’area in cui si possono ammirare i falchi, animali molto amati in tutto il Golfo sia per la pratica della falconeria, sia come status symbol (i prezzi degli esemplari più pregiati sono equivalenti a quelli di un’automobile di lusso). Pagando una piccola somma, si può tenere sul braccio un falco e farsi scattare una foto.
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di Roberto Zichittella