Pagine per nutrire il nostro spirito 

I libri di padre Pino Stancari e del cardinale Carlo Maria Martini contengono meditazioni straordinarie e sempre attuali. Da riprendere nel periodo estivo per ricordare che la fede non è un orpello, ma respiro di vita. 

Caro direttore,

ricevo la tua telefonata in una mattinata di inizio estate, mentre tu sei impegnata in cogenti – l’aggettivo un po’ desueto l’hai usato tu – lavori editoriali, mentre io sto osservando delle foto della ristrutturazione di una chiesa a Paola. La richiesta è delle tue solite: «Nel giro di qualche giorno inviami un articolo nel quale proponi qualche spunto di riflessione su come trascorrere l’otium estivo, senza particolari impegni, offrendo anche dei suggerimenti spirituali che possano aiutarci nella nostra vita di fede».
Mi vengono in mente tante cose, ma dopo qualche giorno di riflessione decido di cominciare dalle due persone che più di tutte hanno lasciato e continuano a lasciare un’impronta indelebile. Padre Pino Stancari e il cardinale Carlo Maria Martini. Entrambi gesuiti, hanno speso la vita nella infaticabile urgenza di testimoniare la Parola come luce e consolazione per ogni uomo.
Un metodo nuovo, un approccio che ha lasciato senza fiato noi, adolescenti e giovani degli anni Ottanta. Ricorderai certamente i campi scuola in Sila, dove il caro padre Pino veniva per proporci degli esercizi spirituali di tre giorni, le prime letture che hanno cambiato il nostro modo “imbalsamato” di vivere la fede. Ricordo come la vicenda di Abramo, così apparentemente lontana, ma così vicina a noi per la travagliata vicenda personale del patriarca, ci affascinò. Capimmo come le promesse che il Signore fece a lui, che stanno all’inizio della storia della salvezza, vengono fatte, con la stessa determinazione, anche a noi. E allora si potrebbe ritornare a leggere I Patriarchi, ristampato, nel 2018, dall’editrice R-Accogliere, e anche Lettura spirituale dell’Esodo edito da Borla, entrambi di Pino Stancari.

Il seguito sulla rivista.

di Lello De Marco 

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