Sulla vetta d’Europa e non solo…

L’Italia ha il volto pulito e gentile di Matteo Berrettini, secondo a Wimbledon, sui campi d’erba che mai avevano visto un nostro atleta arrivare così in alto nel gotha del tennis mondiale.

Ha gli sguardi e le lacrime della nazionale di calcio che, a Wembley, batte l’Inghilterra e riporta a Roma la coppa che mancava da 53 anni. Ha l’ironia di Nanni Moretti, applauditissimo a Cannes con il suo film Tre piani. Il Paese dello sport, del cinema, dell’arte, della moda, della letteratura, in questo 2021 che ricorda i 700 anni di Dante, riparte dalle sue ricchezze, dalla sua creatività, dalle sue bellezze naturali. Lo fa dopo anni di crisi e ripiegamento su se stesso. Dopo i tempi duri dei morti di Bergamo, portati via dall’esercito, e dopo una pandemia – purtroppo non ancora finita – che conta ormai quasi 130 mila morti. Unita e di nuovo spaccata, polemica e capace di grandi accoglienze, con i suoi problemi atavici di lentezza e burocrazia, di illegalità diffusa, ma anche con il suo grande senso civico, l’Italia risorge anche quando sembra inabissarsi. L’abbiamo percorsa in lungo e in largo, con questo numero quasi monografico. Proponendovi un “viaggio nell’anima” di ogni regione. Con un filo conduttore che mostra come ogni tessera sia essenziale all’altra e come tutte, anche le più piccole, contribuiscano a fare, del nostro, un grande Paese.

Il seguito sulla rivista

Annachiara Valle

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