Viaggio nel Bel Paese

Un itinerario che, da Sud a Nord, racconta tutte le regioni, alla scoperta dell’«anima» della nostra Italia. Che è una penisola ricca di poesia, di storia, di arte e di cultura. Inebriante bellezza da scoprire e riscoprire.

Bel Paese, forse il più noto sinonimo di Italia, sopravvissuto persino al fatto di essere stato requisito come nome commerciale di un formaggio. Sinonimo dolce anche, benché compaia, in verità, coniato da Dante, nel bel mezzo di una feroce invettiva contro la ghibellina Pisa (Inferno XXXIII, 80), con la quale, da guelfo bianco fiorentino, aveva evidentemente conti politici in sospeso. Un luogo geografico, lontano dall’unità politica, che, secondo il costume del suo tempo, il padre della lingua italiana definiva attraverso una categoria linguistica: «Del Bel Paese dove ‘l sì suona».
Allo stesso modo i volgari del territorio francese, al Sud e al Nord, nominavano sé stessi ricorrendo alla particella affermativa omologa del «sì»: l’oc del provenzale che sopravvive nel toponimo Linguadoca e l’oil della langue d’oil, prima che l’oui uniformasse tutto il francese.  
Alla medesima perifrasi ricorre il Petrarca, «il bel paese ch’Appennin parte e ’l mar circonda et l’Alpe» (Canzoniere, CXLV, 13-14), anche se l’espressione è confluita nel parlare corrente secoli dopo, a partire dal 1876, quando l’abate Antonio Stoppani diede alle stampe Il Bel Paese. Conversazioni sulle bellezze naturali, la geologia e la geografia fisica d’Italia, a suo modo la prima guida turistica.
Ce n’è abbastanza per giocare con le suggestioni, per tentare, nel momento in cui si celebrano i 700 anni dalla morte di Dante, un giro d’Italia letterario. Il volo pindarico parte da Assisi, dagli affreschi di Giotto. Guardate la cittadina da Perugia se potete, con i suoi pizzi di marmo, affacciatevi alla balaustra dietro Palazzo Cesaroni, sede della Regione, e cercate con gli occhi la punta del campanile bianco del Sacro convento, per scendere poi verso Terni, al lago di Piediluco, tra i cui boschi, si dice, san Francesco andasse a meditare e a lodare il suo Signore.

Il resto sulla rivista.

di Elisa Chiari

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