Colazione da re, pranzo da principe, cena da povero
In vacanza ci si concede sempre uno strappo alle regole, anche a tavola. È il momento in cui è forse più difficile seguire il saggio proverbio, ma, con alcune accortezze, possiamo comunque toglierci qualche sfizio pur restando in salute.
Colazione da re, pranzo da principe, cena da povero. Oppure, altra versione dell’antico proverbio, fai colazione, condividi il pranzo con un amico e dai la cena al tuo nemico. Qualunque detto si preferisca, la conclusione è la stessa: la colazione è il pasto più importante della giornata e la sera dovremmo mangiare cibi leggeri e digeribili.
Facile a dirsi, un po’ meno a farsi, soprattutto ora che siamo in vacanza. E che ci concediamo, finalmente, qualche strappo alla regola, gustandoci quei cibi dai quali siamo stati rigorosamente lontani tutto l’anno, perché troppo grassi o troppo dolci.
E poi il caldo durante il giorno ci fa perdere l’appetito, facendoci prediligere cibi freschi, che richiedono poco tempo ai fornelli: spesso il pranzo si consuma sotto l’ombrellone o durante un’escursione e, per necessità, è essenziale. La sera, invece, grazie a un clima più fresco, invita a un pasto più abbondante: è il momento nel quale ci si ritrova in famiglia o con gli amici all’aperto e ci si gode il tempo insieme davanti a un buon piatto.
Insomma, anche se il detto popolare racchiude una saggia verità, confermata da ricerche scientifiche, che hanno documentato un maggior consumo energetico nelle ore mattutine e un minimo nel corso della notte, non è così semplice seguirlo quando si è lontani dalla routine quotidiana.
Colazione da re?
In ferie ci si impegna forse di più nella colazione da re. Durante l’anno la mattina, soprattutto per chi ha figli piccoli, è uno dei momenti più critici. I tempi sono ristretti, lo stress è alto, il lavoro non ammette ritardi. Così il pasto mattutino spesso si riduce a un caffè al volo. Sbagliato, perché, come spiega Nicola Sorrentino, nutrizionista, «dovrebbe fornire il 15-20 per cento delle calorie quotidiane ed è indispensabile per il nostro organismo, perché interrompe il digiuno della notte e fornisce la giusta energia per affrontare la giornata».
Pranzo da principe?
Ed eccoci al pranzo da principe, forse il pasto più frettoloso e bistrattato in una giornata d’agosto. Lo si consuma mentre si cammina sui sentieri di montagna, tra un bagno e l’altro al mare, durante una sosta defatigante in un viaggio alla scoperta di città e nazioni. Spesso si riduce al classico panino, il cibo più comodo ed economico. Nei box alle pagine 30 e 31 vi proponiamo qualche alternativa per una “schiscetta” sana e gourmet da mettere nello zaino o nella borsa da spiaggia.
Cena da povero?
Mangiare con moderazione la sera ci aiuta a mantenerci in salute e anche a rimanere in forma. «Dopo il tramonto il metabolismo rallenta», spiega Mengoni. «Ciò avviene perché siamo soggetti ai ritmi circadiani, ovvero siamo sincronizzati al movimento della Terra, e di notte il nostro apparato digestivo riduce le proprie funzionalità. Non è un caso che le persone che svolgono lavori notturni possano presentare livelli persistentemente elevati di zuccheri e grassi nel sangue, con un conseguente aumento del rischio di sviluppare diabete, malattie cardiache, ictus».
Il seguito sulla rivista.
di Lucilla Perrini