Carità e digiuno perché sia Pasqua
Papa Francesco invita a pensare ai fratelli e alla propria crescita spirituale per capire a pieno cosa significhino la morte e la Resurrezione di Gesù. Senza dimenticare la penitenza quaresimale che ci aiuta a tornare all’essenziale.
«La Quaresima è orientata alla Pasqua: il “ritiro” non è fine a sé stesso, ma ci prepara a vivere con fede, speranza e amore la passione e la croce, per giungere alla risurrezione». Lo ha ricordato papa Francesco nel messaggio per la Quaresima 2023 intitolato Ascesi quaresimale, itinerario sinodale. Un’indicazione importante per prepararsi alle celebrazioni della Settimana santa alla luce del cammino sinodale che la Chiesa cattolica sta vivendo in questi anni. Il cuore dell’anno liturgico, che ricorda il momento culminante della vita di Gesù, ovvero la sua passione, la sua morte in croce e la sua risurrezione, sarà vissuto in Vaticano con le celebrazioni presiedute da Bergoglio.
La Settimana santa si aprirà il 2 aprile, in piazza San Pietro, con la processione e la messa della domenica delle palme, nella quale la Chiesa ricorda l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme osannato dalla gente accorsa ad accoglierlo con rami d’ulivo.
La mattina del giovedì santo, il 6 aprile, nella Basilica vaticana, il Papa presiederà la messa crismale nella quale vengono benedetti gli oli degli infermi e dei catecumeni e viene consacrato il crisma. In quella celebrazione, che ciascun vescovo diocesano presiede nella sua cattedrale con il proprio presbiterio, si rinnovano le promesse sacerdotali. Nel pomeriggio del giovedì, invece, si celebra la messa in Coena Domini che ricorda l’ultima cena di Gesù, nella quale il Figlio di Dio istituì l’Eucarestia e il sacerdozio ministeriale. Una celebrazione che prevede anche il rito della lavanda dei piedi a dodici persone, sia uomini sia donne, come stabilito nel 2016 da Francesco, per ricordare il gesto compiuto da Gesù con i suoi discepoli durante l’ultima cena. Già quando era cardinale arcivescovo di Buenos Aires, Bergoglio ha sempre preferito presiedere questa celebrazione in un carcere o in un altro luogo che ospita persone “scartate” dalla società, in modo da poter lavare i piedi ad alcune di loro, anche non credenti o fedeli di altre confessioni religiose.
Nel pomeriggio del venerdì santo, il 7 aprile, nella Basilica vaticana, il Papa presiederà la celebrazione della Passione del Signore, durante la quale l’omelia sarà tenuta, come da tradizione, dal predicatore della Casa Pontificia, il cardinale Raniero Cantalamessa. Il momento centrale di questa liturgia è l’adorazione della Croce. Alle 21.15, in mondovisione, Francesco presiederà la via Crucis al Colosseo. La sera di sabato santo, l’8 aprile, nella Basilica vaticana, il Papa presiederà poi la Veglia pasquale, durante la quale amministrerà i sacramenti dell’iniziazione cristiana, ovvero battesimo, comunione, cresima, ad alcuni adulti.
Il seguito sulla rivista.
di Francesco Antonio Grana