Il misterioso mondo di Bosch

Ha dipinto colpe, peccati, feroci tormenti infernali insieme a sublimi esempi di beatitudine. Tutto in un mondo immaginario fatto di sogni, di creature ibride e mostruose che vivono in paesaggi inventati. Hieronymus Bosch ha realizzato le sue originali creazioni negli anni dominati dal grande Rinascimento italiano, quando erano già famosi Raffaello e Leonardo, Tiziano e Mantegna, che avevano rinnovato e imposto il mito della classicità. Per rappresentare quell’epoca straordinaria Bosch inventò una strada diversa: il suo era “un altro” Rinascimento, alternativo a quello del Sud Europa che trionfava. Le sue immagini descrivono soprattutto le inquietudini e le contraddizioni degli uomini, i loro vizi e virtù divisi tra speranza di salvezza e terrore della dannazione, le loro paure e ossessioni che stavano per diventare la Riforma e quindi la Controriforma. Nato nelle Fiandre, in Olanda, nel 1453, di Bosch non si sa molto: anche la sua vita è un mistero. La sua fama iniziò a diffondersi proprio tra Spagna e Italia nei primi anni del Cinquecento, quando divenne uno dei maestri più influenti e originali della pittura europea del suo tempo. 

Il seguito sulla rivista.

di Tina Lepri

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