La magia del ghiaccio

Chi non rimane incantato di fronte alla bellezza del ghiaccio? Dai disegni dei suoi cristalli ai ricami intorno a un ramo, a una foglia, a un fiore, dalle stalattiti alle vere e proprie sculture naturali. La sua formazione è semplice: quando l’acqua si raffredda a una temperatura inferiore a zero gradi, le sue molecole cominciano a rallentare, a perdere energia. Formano legami a idrogeno più forti, che creano strutture ordinate. Sono proprio questi legami a generare la configurazione cristallina tipica del ghiaccio.
Ogni cristallo è unico, come un’opera d’arte, ognuno presenta piccoli dettagli e simmetrie davvero sorprendenti.
Nell’immaginario i cristalli appaiono come strutture esagonali perfette, in realtà la loro forma dipende dal clima. Se le temperature e l’umidità sono alte i cristalli risultano piatti, a sei lati. A mano a mano che il termometro scende e l’aria diventa più secca diventano aghiformi, simili a stelle.
Osservandoli al microscopio, si scopre un mondo di forme intricate e complesse: è proprio questa singolarità che li rende così straordinari.
Se l’acqua si raffredda ulteriormente, i cristalli crescono, attirando altre molecole d’acqua sulla loro superficie e aggiungendole alla struttura esistente.

Il seguito sulla rivista.

di Lucilla Perrini

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