«Aprite il cuore»

È l’invito che papa Francesco rivolge ai ragazzi in vista della Giornata mondiale della gioventù, che si terrà a Lisbona dall’1 al 6 agosto. Un’esortazione a essere liberi, a guardare sempre oltre.

«Preparatevi a questo: ad aprire l’orizzonte e il cuore». È l’invito che papa Francesco ha rivolto ai giovani di tutto il mondo in attesa della Giornata mondiale della gioventù (Gmg) di Lisbona. Un evento molto atteso anche da Bergoglio, che ha proseguito questa geniale iniziativa di san Giovanni Paolo II, proprio come aveva fatto Benedetto XVI. La Gmg, dall’1 al 6 agosto, vedrà il pontefice in preghiera a Fatima. Il Papa tornerà per la seconda volta nel luogo in cui, nel 1917, la Madonna apparve ai tre pastorelli, i santi Francisco e Jacinta Marto, canonizzati nel 2017 proprio per volontà di Bergoglio, e suor Lúcia dos Santos, di cui è in corso la causa di beatificazione. Francesco, infatti, si era recato nella città portoghese nel 2017, in occasione del centenario delle apparizioni mariane.
La data scelta dal Papa per il suo secondo pellegrinaggio in questo santuario internazionale non è casuale: il 5 agosto, giorno in cui la Chiesa celebra la Madonna della neve, la Salus populi romani, di cui Francesco è devotissimo e alla quale affida ogni suo viaggio. In questa stessa data, infatti, si celebra anche la dedicazione della Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma, la chiesa madre di tutti gli edifici di culto cattolici dedicati alla Madonna, luogo in cui il Papa si reca sia prima, sia dopo ogni suo viaggio all’estero. Bergoglio andò la prima volta la mattina successiva all’elezione al pontificato, il 14 marzo 2013, per affidare alla Madonna il suo ministero petrino.
Alla vigilia della Gmg, Francesco non ha nascosto il suo stupore per le migliaia di adesioni che sono arrivate: «Sono sorpreso e felice che vengano così tanti giovani, perché hanno bisogno di partecipare. Qualcuno dirà: “Vado per turismo”. Ma il giovane che viene è perché, in fondo, ha sete di partecipare, di condividere, di raccontare la sua esperienza e ricevere l’esperienza dell’altro. Ha sete di orizzonti». Da qui, l’invito del Papa: «In questo incontro, in questa Giornata, imparate a guardare sempre l’orizzonte, a guardare sempre oltre. Non costruite un muro davanti alla vostra vita. I muri vi chiudono, l’orizzonte vi fa crescere. Guardate sempre l’orizzonte, con gli occhi, ma soprattutto con il cuore. Aprite il cuore. Ad altre culture, ad altri ragazzi e ragazze che vengono a questa Giornata».

Il seguito sulla rivista.

di Francesco Antonio Grana

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