I sette santuari

Dedicati a san Michele arcangelo, si trovano lungo la Linea sacra. Un percorso di duemila chilometri che attraversa l’Europa in diagonale, dall’Irlanda a Israele, passando per Inghilterra, Francia, Italia, Grecia.

Storie di draghi e cavalieri, di spade e di lance, di eserciti di angeli che combattono contro gli inferi. Immagini di epiche battaglie tra cielo e terra, tra bene e male. E nomi e storie che la letteratura e l’iconografia ci hanno lasciato in prestito: serafini e cherubini, arcangeli con la spada in mano che difendono il trono di Dio.
Uno dei nomi ricorrenti è l’arcangelo Michele. Menzionato dalla Bibbia più volte, il suo nome deriva dall’espressione «Mi-ka-El», che significa «chi è come Dio». Ricordato per aver difeso Dio contro l’esercito di Lucifero, con il quale formava la coppia di angeli più famosa, rappresenta l’araldo della fede, il combattente prediletto nel difendere i regni celesti. Ecco perché tutta l’Europa, e in particolare l’Italia, ha una serie infinita di chiese, abbazie e basiliche intitolate a questo arcangelo.
Nel calendario liturgico si festeggia san Michele arcangelo il 29 settembre, insieme agli altri due arcangeli, Gabriele e Raffaele. Michele appare citato più volte nella Bibbia. Nel Nuovo Testamento è definito come «arcangelo» nella Lettera di Giuda e anche nell’Apocalisse di Giovanni, 12,7-8: è colui che conduce gli angeli nella battaglia contro il demonio, sconfiggendolo, è l’angelo personale del Signore.
Michele è presente anche nei libri non canonici. Detiene le chiavi del Paradiso (Apocalisse di Baruc), rimuove la pietra dal sepolcro di Gesù, accompagna la Madonna in un viaggio infernale per mostrarle le pene a cui sono sottoposti i dannati.
Ma perché è così importante nel nostro viaggio di oggi?
Perché proprio intorno al suo nome e alla sua storia, nel corso dei secoli, si è formata una leggenda, o più semplicemente un racconto sacro, che attraversa la terra e i luoghi in cui Michele stesso ha sostato. È la Linea sacra di san Michele, una linea retta di ben duemila chilometri, che taglia l’Europa in diagonale partendo dall’Irlanda per arrivare in Israele, passando per Inghilterra, Francia, Italia e Grecia. Lungo questo percorso immaginario, ma, nei fatti, molto preciso e documentato, sorgono sette santuari dedicati al culto dell’arcangelo: Skelling Michael (Irlanda), Saint Michael’s Mount (Gran Bretagna), Mont Saint Michel (Francia), La Sacra di San Michele (Piemonte), Santuario di Monte Sant’Angelo (Puglia), il Monastero di San Michele (Grecia) e il Monastero di Monte Carmelo (Israele).
Il tragitto fu tracciato, secondo la leggenda, dal colpo di spada che l’arcangelo inflisse a Lucifero per rimandarlo all’inferno. Il culto, di origine orientale, si diffuse in Occidente grazie soprattutto all’imperatore Costantino che nel 313 d.C. costruì a Costantinopoli una basilica dedicata al santo.
Un lungo itinerario in giro per l’Europa che, oltre alla bellezza dei luoghi, ci fa incontrare la storia del cristianesimo e ci affascina con un tocco di misticismo.

Il seguito sulla rivista.

di Gianni Di Santo

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