Dieci anni di papa Francesco

Catholicpress

Il 13 marzo ricorre il decimo anniversario dell’elezione al soglio pontificio. Anni nei quali, nonostante le sfide e gli attacchi, Jorge Mario Bergoglio è riuscito a mantenere un dialogo aperto fuori e dentro la Chiesa. 

Quando fu eletto, il 13 marzo 2013, papa Francesco aveva immaginato che il suo pontificato sarebbe stato breve. Il 13 marzo 2023 Bergoglio taglia il traguardo dei primi dieci anni al timone della Chiesa cattolica. Un periodo quasi interamente vissuto con accanto il suo diretto predecessore, il papa emerito Benedetto XVI, una convivenza inedita in Vaticano, segnata da un’amicizia fraterna che si è conclusa con la morte di Ratzinger il 31 dicembre 2022. Le difficoltà in questo decennio non sono mancate: dagli scandali economici alla pedofilia, entrambi trattati con massima severità da Francesco, all’insegna della tolleranza zero. Ma questo tempo è stato segnato anche da un magistero fecondo e da alcune celebrazioni altamente significative, come il Giubileo straordinario della misericordia. Anche oggi il pontificato di Francesco ha all’orizzonte un Anno santo, quello ordinario del 2025.
«Non mi aspettavo di essere eletto», ha raccontato recentemente Bergoglio a Salvo Noè nel volume La paura come dono (San Paolo), «ma non ho perso mai la pace. Mi ero portato una valigetta piccola, convintissimo di tornare a Buenos Aires per la domenica delle Palme. Avevo lasciato le omelie lì preparate. Invece sono rimasto a Roma. Appena eletto, all’interno della Cappella Sistina, un cardinale brasiliano che era vicino ha visto la mia sorpresa e mi ha detto: “Non preoccuparti, così fa lo Spirito Santo” […] Ho sentito una pace e una tranquillità, anche nelle scelte decisive. Per esempio, io non ho voluto indossare niente, soltanto l’abito bianco. Nemmeno le scarpe ho voluto mettere. Le scarpe le avevo già e volevo essere semplicemente normale. Poi sono uscito e ho detto: “Buonasera”».
Una serenità che ha contraddistinto il Papa in questi dieci anni, nonostante le sfide e gli attacchi, soprattutto all’interno della curia romana, non siano mancati. Una curia riformata da Francesco con la costituzione apostolica Praedicate Evangelium, pubblicata significativamente il 19 marzo 2022, nella solennità di san Giuseppe, patrono della Chiesa universale. Dopo nove anni di lavoro, Bergoglio ha voluto che fosse pubblicata nello stesso giorno in cui, nel 2013, si tenne in piazza San Pietro la messa di inizio del suo pontificato. Il segnale eloquente, da parte di Francesco, del compimento di un mandato che gli era stato affidato dai cardinali durante le congregazioni generali che precedettero il conclave. La Praedicate Evangelium è la terza costituzione della curia romana a essere emanata dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II. Nel 1967 san Paolo VI promulgò la Regimini Ecclesiae Universae e nel 1988 san Giovanni Paolo II emanò la Pastor Bonus. Quella della curia è, almeno finora, la riforma più importante del pontificato di Bergoglio.

Il seguito sulla rivista.

di Francesco Antonio Grana

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