Suggestioni d’acqua

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Un viaggio lungo il Po, con la nuova guida del Touring club italiano. Dalla sorgente al delta, alla scoperta di sponde che raccontano genuine storie di provincia. Tra il fiume e la nebbia, l’anima autentica dell’Italia di mezzo.

Spesso, nella stagione calda, quando la colonnina di mercurio sfiora i 40 gradi, sentiamo parlare di lui. Perché è in secca, è capitato molte volte, anche nell’estate del 2022 che non ci ha dato tregua con i suoi lunghi giorni di siccità. Poi ci tocca risentirlo di nuovo, nelle stagioni delle grandi piogge. Perché esonda e diventa un problema per chi ci vive intorno. Talvolta i media ci informano anche di qualche azienda che scarica al suo interno montagne di rifiuti chimici.
Si tratta del Po, il fiume d’Italia per eccellenza. L’occasione di parlarne ci viene data dalla nuova pubblicazione del Touring club italiano, Po. Viaggio nei territori del grande fiume, contenuto nel Bagaglio di viaggio 2023, realizzato in esclusiva per gli associati. Un libro di 288 pagine, contenente bellissime fotografie, che ha un suo perché. Realizzato in collaborazione con l’Autorità del Bacino distrettuale del fiume Po, il volume ha l’obiettivo di presentare un territorio vasto e fondamentale per la vita della nostra penisola sotto molteplici punti di vista. Riscoprendo la complessità, la ricchezza e le opportunità che caratterizzano i luoghi del Po, facciamo, infatti, luce su una parte del nostro Paese. È così che questa guida diventa il pretesto per incamminarci lungo le sponde del fiume e conoscere questa Italia orizzontale e provinciale che forse abbiamo dimenticato.
Il Po come ultima possibilità per un biglietto andata e ritorno tranquillo e low cost, che preferisce come rotte gli Est e gli Ovest ai tanto decantati Sud e Nord. Qui ci sono la terra e il fiume, l’acqua dolce e l’odore dei camini accesi, che ormai non si vedono quasi più quando la nebbia cala fitta fitta, come solo vicino alle sponde sa fare.
Un viaggio inaspettato, non consueto. Foriero di incontri atavici, ancestrali. La vecchina che ti serve la polenta fumante su un tagliere di legno, il bollito misto, gli insaccati e il Lambrusco, i gamberi di fiume e i formaggi della montagna. Perché il Po – è questo il bello – è anche altimetria pura, soprattutto dove ha origine, sbocco verso il mare, opposto degli opposti, fiume mite che mette davanti al focolare i racconti di maghi e fattucchiere, di castelli dove dimorano streghe e cavalieri dal bacio appassionato. Persino i canti delle risaie ci vengono incontro, con arzille vecchiette, le intonatissime ”mondine”.

Il seguito sulla rivista.

di Gianni Di Santo

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