Le famiglie nel cuore della Chiesa
Il decimo incontro a loro dedicato si svolgerà a Roma, dal 22 al 26 giugno. E questa volta, l’impegno di papa Francesco è quello di rendere l’appuntamento davvero mondiale, affinché tutti possano sentirsi parte della comunità ecclesiale.
«La gioia dell’amore che si vive nelle famiglie è anche il giubilo della Chiesa». Lo scriveva papa Francesco nella sua esortazione apostolica post-sinodale Amoris laetitia, un documento che raccoglie le riflessioni dei due Sinodi dei vescovi sulla famiglia e che ha rinnovato profondamente la pastorale su questo tema. Il decimo Incontro mondiale delle famiglie, in programma a Roma dal 22 al 26 giugno, avrà come bussola proprio questo testo di Bergoglio, che ha offerto una nuova prospettiva pastorale.
Il tema scelto dal Papa sarà, in particolare, L’amore familiare: vocazione e via di santità. «Nei precedenti appuntamenti», ha spiegato Francesco, «la maggior parte delle famiglie restava a casa e l’incontro veniva percepito come una realtà distante, al più seguita in televisione. Questa volta l’evento avrà una formula inedita: sarà un’opportunità della Provvidenza per realizzare un’iniziativa mondiale capace di coinvolgere tutte le famiglie che vorranno sentirsi parte della comunità ecclesiale».
Francesco, infatti, ha precisato che «l’incontro assumerà una forma multicentrica e diffusa, favorendo il coinvolgimento delle comunità diocesane di tutto il mondo. Roma sarà la sede principale, con alcuni delegati della pastorale familiare che parteciperanno al festival delle famiglie, al congresso pastorale e alla santa messa, che verranno trasmessi a livello globale. Negli stessi giorni, ogni diocesi potrà essere centro di un incontro locale per le proprie famiglie e le proprie comunità. In questo modo, tutti potranno partecipare, anche coloro che non potranno venire in Vaticano. Laddove possibile, invito, perciò, le comunità diocesane a programmare iniziative a partire dal tema dell’incontro, utilizzando i simboli che la diocesi romana sta preparando. Vi chiedo di essere vivaci, attivi, creativi, per organizzarvi con le famiglie in sintonia con quanto si svolgerà a Roma. Si tratta di un’occasione preziosa per dedicarci con entusiasmo alla pastorale familiare: sposi, famiglie e sacerdoti insieme».
Il seguito sulla rivista.
di Francesco Antonio Grana