Educare al lessico dei sentimenti
Riguardo alla sessualità gli adolescenti sono spesso poco informati. Ad accompagnarli nel percorso di scoperta devono essere genitori e insegnanti, attraverso il dialogo, il confronto, la condivisione.
Si sentono pronti per gestire relazioni intime ma le dissociano dalla sfera affettiva, sono poco informati su prevenzione e rischi per la salute: per molti adolescenti italiani l’educazione sessuale è ancora un tabù. Un argomento difficile da affrontare anche con i genitori, come dimostrano i dati del sondaggio realizzato da Fondazione Pro nell’ambito del progetto La maleducazione sentimentale dei giovani, con il contributo della Fondazione Banco di Napoli e della quarta Municipalità su mille ragazzi e ragazze napoletani di età compresa tra i 16 e i 19 anni.
Dall’indagine è emerso che il 65 per cento dei giovani non parla di sessualità in famiglia, ma anche che, complici i cambiamenti sociali e culturali, uniti alla veloce diffusione dei nuovi mezzi di comunicazione, otto adolescenti su dieci visitano siti pornografici e cercano su internet informazioni inerenti alla sessualità, apprendendo nozioni molto spesso distorte, irrealistiche e degradanti. Un adolescente su quattro ha avuto rapporti sessuali non protetti e solo il 25 per cento ha fatto una visita di prevenzione.
Rossella Paliotto, presidente della Fondazione Banco di Napoli, sostiene che «l’educazione sentimentale è anche educazione sessuale. Il nostro obiettivo è sensibilizzare i ragazzi affinché siano in grado di comunicare con i genitori, di decidere responsabilmente cosa è meglio per loro senza farsi trascinare dal gruppo».
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di Sara Panizzon