Sante, esempio per noi oggi
Un incontro internazionale ha ricordato Caterina da Siena, Teresa d’Avila, Teresa di Lisieux, Hildegard von Bingen e altre. Donne di grande carisma, il cui messaggio offre luce e speranza nello scenario attuale.
«La Chiesa è madre, la Chiesa è donna». Papa Francesco non si stanca di ripeterlo. «Le madri, le donne», ha spiegato Bergoglio, «guardano il mondo non per sfruttarlo, ma perché abbia vita: guardando con il cuore, riescono a tenere insieme i sogni e la concretezza, evitando le derive del pragmatismo asettico e dell’astrattezza. E la Chiesa è madre, è madre così, la Chiesa è donna, è donna così. Per questo non possiamo trovare il posto della donna nella Chiesa senza rispecchiarla in questo cuore di donna-madre. Questo è il posto della donna nella Chiesa, il gran posto, dal quale derivano altri più concreti, più secondari». È questo lo spirito che ha animato il convegno internazionale inter-universitario Donne dottori della Chiesa e patrone d’Europa in dialogo con il mondo d’oggi, organizzato dalla Pontificia università urbaniana, dall’Università cattolica di Avila e dall’Istituto di studi superiori sulla donna del Pontificio ateneo Regina apostolorum.
Un’iniziativa, la prima nel suo genere, per ricordare alcune sante dottori della Chiesa: Caterina da Siena, Teresa d’Avila, Teresa di Lisieux, Hildegard von Bingen. Ma anche altre due sante: Teresa Benedetta della Croce, al secolo Edith Stein, e Brigida di Svezia. Donne di grande carisma che hanno partecipato alla vita della Chiesa e hanno combattuto il clericalismo, dalle quali apprendere lo spirito di profezia, di preghiera, di comunione e di amore per l’istituzione ecclesiale. E se in varie università sono numerosi i corsi proposti sulle figure femminili nella Chiesa e sul loro contributo oggi, l’auspicio degli organizzatori è che il congresso possa suggerire la creazione di cattedre di ricerca dedicate a queste donne.
Il seguito sulla rivista.
di Francesco Antonio Grana