Brescia e Bergamo, le “città illuminate”
Nel 2018 è stata la volta di Palermo “Mediterraneo: inclusione contemporaneità”, nel 2020-2021 Parma “Cinque distretti culturali urbani”, Procida quest’anno “La cultura non Isola”, nel 2023 la capitale italiana della cultura non sarà una sola città, ma due: Brescia e Bergamo, alle quali contemporaneamente è stato assegnato il titolo.
«Due città colpite in modo pesante dalla pandemia», ha detto il sindaco di Brescia Emilio Del Bono, «orgogliose della loro storia e della loro unicità, che riconoscono di appartenere a un grande territorio, erede di culture condivise e capace di esprimere eccellenze nel campo del lavoro, dell’impresa, della tecnologia, della solidarietà e dell’inclusione sociale. E proprio nel segno di questa comunione, uniscono le loro forze per affrontare questa sfida. Queste due province così importanti non hanno mai dialogato molto nel tempo e questa è una grande occasione per costruire un’alleanza vera che si proietterà anche dopo».
Il percorso, che le porterà verso un 2023 ricco di iniziative, si riassume nelle due parole “crescere insieme”. Il titolo di capitale è infatti un’opportunità «per rilanciare l’attrattività», racconta Laura Castelletti, vice sindaco di Brescia e assessore alla cultura, «e favorire la ripartenza economica attivando pratiche culturali, imprenditoriali e istituzionali orientate a una visione delle due città e dei territori. Una visione di città allargata, radicata, e policentrica, capace di tradurre la straordinaria tradizione imprenditoriale, tecnologica, di solidarietà sociale e di buona amministrazione, in un modello di città condivisa e sostenibile».
Il filo conduttore del percorso, che è in via di progettazione, è la “Città illuminata”: ridare vita, attraverso la partecipazione, ai quartieri e ai paesaggi delle due province. Quattro le aree tematiche: cura, natura, patrimonio nascosto e innovazione. «Sono arrivati circa 404 progetti», continua l’assessora alla cultura, «più del 70 per cento hanno la doppia firma Bergamo-Brescia. Per due città competitive come le nostre diventa una sfida già raccolta e vinta».
L’obiettivo è connettere il territorio attraverso iniziative che tenteranno di parlare a tutte le generazioni, ma anche concretamente attraverso la creazione di nuovi percorsi, come la ciclovia dell’arte che attraverserà i luoghi della cultura e il cammino che unirà le due città. I progetti saranno finanziati da risorse pubbliche e private: per ora il governo ha destinato un milione da dividere tra le due città e Banca Intesa ha investito 5 milioni di euro.