Noi, insieme per l’ambiente
Il libro 10 idee per salvare il pianeta prima che sparisca il cioccolato contiene tante proposte da attuare subito. Perché ogni gesto, anche piccolo, può fare la differenza.
Un mese dedicato alla Terra, la nostra casa comune, e alla sua cura. Questo è stato il Tempo del Creato, un momento liturgico che dal 1° settembre al 4 ottobre, festa di san Francesco d’Assisi, ha visto le Chiese cristiane di tutto il mondo concentrate sulla questione ambientale. Questione sulla quale papa Francesco, del resto, incoraggia continuamente i cattolici a impegnarsi. «È indispensabile mettere in discussione il nostro stile di vita e il modo in cui usiamo i beni del pianeta», ha ribadito Bergoglio in apertura del mese di preghiera, invitando tutti ad assumere «le decisioni necessarie per una vita più sobria ed ecosostenibile».
Non parole di circostanza, ma sollecitazioni concrete, alle quali il mondo cattolico sta finalmente rispondendo adeguatamente. «Il Papa sta attuando un cambiamento epocale per la Chiesa», commenta Matteo Nardi, giornalista ambientale autore, con Letizia Palmisano, di 10 idee per salvare il pianeta prima che sparisca il cioccolato (Città Nuova). «Prima che lui se ne occupasse, questi erano considerati argomenti secondari, ora invece, grazie all’enciclica Laudato si’ e al suo impegno costante, si è sviluppata una sensibilità nuova su questi temi. Il Papa lo ha detto chiaramente: senza giustizia ambientale non c’è giustizia sociale. Ha così gettato le basi per una nuova generazione di cattolici, che finalmente si rendono conto che c’è bisogno di un’ecologia umana e integrata. La sua è stata una rivoluzione».
Una rivoluzione che, però, ancora non basta: sono in tanti, infatti, a sottovalutare il problema, a pensare che sia ancora lontano. Ma quando finirà il cioccolato se ne accorgeranno e sarà già troppo tardi: il cioccolato è il punto di non ritorno. «Le latitudini a cui sono coltivati caffè e cacao saranno le prime a essere colpite dal riscaldamento globale e, quindi, questi prodotti potrebbero essere i primi a sparire dagli scaffali del supermercato», spiega Nardi. «Solo allora le persone si renderebbero conto del problema e scenderebbero in piazza per chiedere misure concrete contro il cambiamento climatico, traducendo in richiesta reale la battuta “salvate il mondo, è l’unico con il cioccolato”».