Il futuro in sette mosse

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Papa Francesco ha annunciato l’avvio di Laudato si’ action platform, un progetto che coinvolge sette realtà in sette anni per sette obiettivi. Per rispondere al grido della Terra e costruire un mondo sostenibile.

«Sono lieto di annunciare che l’anno Laudato si’ sfocerà in un progetto d’azione concreto, la Laudato si’ action platform, un cammino che vedrà impegnate in diversi modi le nostre comunità, perché diventino totalmente sostenibili, nello spirito dell’ecologia integrale». Ad annunciarlo è stato papa Francesco, che nel 2015 ha pubblicato la sua seconda enciclica, la prima sociale, che riprende nel titolo alcune parole del celebre Cantico delle creature del santo di Assisi. Il documento ha inserito nel magistero dei Pontefici un tema spesso affrontato in modo marginale, ovvero la «cura della casa comune», come recita il sottotitolo del testo. Non si tratta, come lo stesso Bergoglio ha spiegato più volte, di un’enciclica “verde”, ma di un documento sociale. Con questo spirito, Francesco ha recentemente pubblicato la sua terza enciclica, la seconda sociale, Fratelli tutti, che riprende anch’essa un’espressione del poverello di Assisi e che simbolicamente è stata firmata dal Papa proprio sulla tomba del santo di cui porta il nome. Pagine che proseguono la riflessione iniziata con la Laudato si’, anche alla luce della pandemia che ha sconvolto gli equilibri mondiali già molto precari. «Vorrei invitare tutti», ha spiegato Francesco lanciando la Laudato si’ action platform, «ad affrontare questo cammino insieme. In particolare mi rivolgo a queste sette realtà: famiglie; parrocchie e diocesi; scuole e università; ospedali; imprese e aziende agricole; organizzazioni, gruppi e movimenti; istituti religiosi. Lavorare insieme. Solo così potremo creare il futuro che vogliamo: un mondo più inclusivo, fraterno, pacifico e sostenibile». Bergoglio ha spiegato che, «in un cammino che durerà sette anni, ci lasceremo guidare dai sette obiettivi della Laudato si’, che ci indicheranno la direzione mentre perseguiamo la visione dell’ecologia integrale: la risposta al grido della Terra, la risposta al grido dei poveri, l’economia ecologica, l’adozione di uno stile di vita semplice, l’educazione ecologica, la spiritualità ecologica e l’impegno comunitario. C’è speranza. Tutti possiamo collaborare, ognuno con la propria cultura ed esperienza, ciascuno con le proprie iniziative e capacità, perché la nostra madre Terra ritorni alla sua originale bellezza e la Creazione torni a risplendere secondo il progetto di Dio».

Il seguito sulla rivista

Francesco Antonio Grana

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