Ritorna il festival di Cannes
Dopo lo stop imposto dalla pandemia, la kermesse riprende con 24 film in concorso, di cui solo uno italiano, Tre piani di Nanni Moretti. Ospiti di eccezione, Jodie Foster e Spike Lee.
Ha aspettato. Con tenacia, per più di un anno. Nanni Moretti avrebbe dovuto essere uno dei nomi di spicco del cartellone 2020 del Festival di Cannes: edizione prima posticipata, a causa della pandemia, e poi sostanzialmente annullata, ridotta a una semplice rassegna online pur di non far perdere ai titoli selezionati il prestigioso marchio della selezione ufficiale. Moretti, da sempre alfiere del grande schermo (da anni gestisce in proprio a Roma una sala di sua proprietà, il Nuovo Sacher, con annessa arena estiva) e refrattario alle lusinghe della tv, ha tenuto duro e non ha acconsentito che il suo nuovo film venisse trasmesso, con inevitabile clamore, su una delle piattaforme streaming che durante il lockdown hanno accumulato proseliti. Alla fine, la fedeltà alla Croisette lo ha premiato: migliorata la situazione (soprattutto grazie ai vaccini distribuiti in massa), i dirigenti del festival cinematografico più glamour del mondo hanno avuto l’ok dal presidente francese Emmanuel Macron e hanno annunciato una 74ª edizione più sfavillante che mai, seppure slittata di un paio di mesi rispetto al solito calendario: dal 6 al 17 luglio. E in una Cannes presumibilmente affollata di vacanzieri (malgrado mascherine, tamponi e precauzioni sanitarie) a rappresentare l’Italia nella corsa alla Palma d’oro ci sarà soltanto un italiano: Nanni Moretti con il suo Tre piani. «Moretti ha avuto la pazienza di aspettarci», gli ha pubblicamente reso omaggio Thierry Frémaux, delegato generale della kermesse, nel corso della conferenza stampa di presentazione svoltasi a Parigi. «Conoscendolo, chissà quanto avrà sofferto. Quando ho visto il suo film, mi è piaciuto molto e l’ho subito invitato in concorso. Nanni è un regista e un autore straordinario. È imprevedibile, il che è una grande qualità. Senza mostrarlo, il film dice cose importanti sulla nostra vita. Ed è un grande omaggio al cinema italiano contemporaneo attraverso i suoi attori, tutti magnifici: Margherita Buy sostiene il film in modo formidabile, come Alba Rohrwacher e Riccardo Scamarcio».
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Maurizio Turrioni