Covid un anno dopo

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Dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono trascorsi dodici mesi. È, quindi, tempo di tirare le somme, per capire come eravamo allora e come siamo oggi. Per vedere se abbiamo colto l’occasione per una vera, radicale, indispensabile trasformazione.

Siamo già a marzo 2021 e, se ci voltiamo indietro e proviamo a guardare dove eravamo un anno fa, possiamo trovarci di fronte a dei ricordi un po’ sfocati, confusi, come se questi dodici mesi – troppo pieni o troppo vuoti, troppo lenti o troppo veloci a seconda dei casi – ci avessero annebbiato la mente. Eppure fare un esercizio di memoria collettiva è particolarmente importante. Per capire come eravamo allora e come siamo oggi. E soprattutto per intuire se siamo riusciti a cogliere qualche occasione dal turbine della pandemia perché, come ha detto papa Francesco, «peggio di questa crisi, c’è solo il dramma di sprecarla, chiudendoci in noi stessi». Tra febbraio e marzo dello scorso anno iniziavamo, nostro malgrado, a prendere dimestichezza con il bollettino quotidiano delle ore 18 curato dalla Protezione civile nazionale.

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Luisa Pozzar

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