Una Pompei mai vista prima

Da due anni proseguono incessanti i ritrovamenti a Pompei, il cui Parco archeologico si conferma uno dei più vasti siti ancora ricchi di reperti sommersi dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.

Gli scavi, che continuano, dilatano l’area da visitare: riappaiono ville decorate con figure, animali, scene di festa che, restaurate davanti al pubblico, sono subito esposte. Non mancano raffinati e inediti tesori, come statue, vasi decorati, ricchi corredi, mobili, bracieri, tavoli di metallo e argento, forzieri colmi di monete d’oro e gioielli. Si può vedere anche  la tomba degli amanti clandestini scoperta nel 2018: stanze enigmatiche, con affreschi sensuali avvolti dalla magia di colori intatti, in cui sono sepolti il padrone e la sua ancella, insieme con il figlio illegittimo. Gli scavi del 2019 hanno restituito il dipinto dei gladiatori in lotta e un raro mosaico che ricorda il mito di Orione. Nello stesso anno sono stati rinvenuti anche l’affresco raffigurante Leda e Giove, dove quest’ultimo aveva assunto le sembianze di un cigno, e un dipinto di Narciso che si specchia nell’acqua. Tra le domus che hanno riaperto i battenti, la Casa dei Vettii e la Casa degli amanti, chiusa da quarant’anni, l’unica dimora della quale si conservi intatto tutto il secondo piano, pavimenti compresi.

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Tina lepri

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