Gli oceani culla della vita

Ogni anno l’8 giugno si celebra la Giornata mondiale degli oceani, un’occasione per fare il punto sullo stato delle nostre immense distese blu e su quello che possiamo fare per custodirle. Proteggere gli oceani – che catturano il carbonio in superficie e lo trasferiscono in profondità, riducendo così l’anidride carbonica nell’atmosfera – significa preservare la salute della Terra. Ma non solo, perché gli oceani sono uno scrigno di biodiversità, sono l’habitat di affascinanti creature, dal minuscolo plancton ad animali che possono raggiungere dimensioni notevoli. Come lo squalo balena, che ha il corpo cosparso di puntini bianchi, diversi per ogni individuo, una lunghezza tra i 5 e 10 metri e pesa fino a 20,6 tonnellate. E la balenottera azzurra, lunga dai 25 ai 32 metri, il cui peso può raggiungere le 200 tonnellate, quanto un aereo Boeing 747 vuoto. E ancora, le tartarughe, specie a rischio di estinzione, i delfini e i capodogli, che comunicano a grande distanza, presentandosi con nome, cognome, famiglia di appartenenza, i cui maschi intonano un canto nuovo ogni primavera e diverso per ogni oceano di appartenenza.
Il tema della ricorrenza di quest’anno, L’oceano: vita e mezzi di sussistenza, vuole porre l’attenzione sulla salvaguardia di questo fragile e meraviglioso ecosistema, minacciato dall’uomo con pesca eccessiva, estrazioni minerarie, trivellazioni, cambiamento climatico, plastica.

Il seguito sulla rivista.

di Lucilla Perrini

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