Ricordando il Papa emerito
Joseph Ratzinger rimarrà nella storia come il primo Pontefice dei tempi moderni che si è dimesso. A poco più di un anno dalla morte, la sua vita viene raccontata nel libro Benedetto XVI del giornalista Andrea Tornielli.
«Non avrei pensato che l’ultimo tratto di strada dal Monastero Mater Ecclesiae alle porte del cielo dove sta san Pietro potesse essere così lungo». Così confidava il Papa emerito Benedetto XVI nell’ultimo periodo della sua vita. Un tempo, quello dell’emeritato, durato quasi dieci anni, più del suo pontificato, durato otto anni. A poco più di un anno dalla morte di questo pontefice, avvenuta il 31 dicembre 2022, placate le polemiche che non hanno risparmiato nemmeno il tempo del lutto, la sua figura e la sua eredità risplendono in modo ancor più luminoso. Ratzinger aveva deciso di ritirarsi nel Monastero all’interno dei Giardini vaticani. Un luogo che san Giovanni Paolo II aveva voluto, nel 1994, per accogliere a turno monache contemplative che potessero sostenere il Papa attraverso la preghiera, l’adorazione, la lode e la riparazione, essendo così una presenza orante nel silenzio e nella solitudine. Dopo la lunga parentesi durata un decennio, Francesco ha voluto che il Monastero ritornasse al suo scopo originario e ha invitato a risiedervi sei monache dell’Ordine Benedettino dell’Abbazia di Santa Scolastica di Victoria, in provincia di Buenos Aires, in Argentina, che vi abitano dall’inizio di gennaio 2024.
Il primo anniversario della morte di Benedetto XVI è stato anche l’occasione per la pubblicazione di numerosi libri, focalizzati sugli aspetti principali della sua lunga vita, durata 95 anni, del suo ministero sacerdotale ed episcopale e, in particolare, del suo pontificato e del tempo dell’emeritato. Sicuramente Ratzinger rimarrà nella storia come il primo Pontefice dei tempi moderni che ha deciso di dimettersi. Decisione comunicata ai cardinali l’11 febbraio 2013 e resa effettiva il 28 febbraio successivo. Una scelta che, come il suo successore ha più volte sottolineato, ha istituzionalizzato la figura del Papa emerito, facendo anche vedere alla Chiesa e al mondo che cosa avviene durante la coabitazione, non sempre facile, tra il Pontefice regnante e quello emerito. Francesco, però, ha sempre ribadito che il Papa rimane a vita, che la scelta di Ratzinger è un’eccezione e non la regola e che lui, almeno finora, non ha mai pensato alla possibilità di dimissioni per mettere la parola fine al suo pontificato.
Il seguito sulla rivista.
di Francesco Antonio Grana