Andar per mercatini

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Aosta, Bressanone, Greccio, Matera. Quattro tappe per festeggiare in tutta la penisola Gesù che viene, immergendosi in una perfetta atmosfera natalizia tra paesaggi innevati e creazioni di artigianato. Oltre a golosi assaggi.

Che Natale sarebbe senza mercatini illuminati e presepi viventi? È la domanda che spesso si fanno bambini, giovani e adulti quando si avvicina la stagione delle vacanze invernali e del freddo pungente. Ecco, dunque, una mini guida per festeggiare una ricorrenza che il nostro Paese vive in modo speciale, mettendo in primo piano la famiglia, le tradizioni popolari, i riti, la liturgia, oltre ovviamente alla tavola imbandita e all’amicizia. Di seguito, quattro itinerari natalizi per quattro regioni, su e giù per la penisola, per tutti i gusti e per tutte le tasche.
Ad Aosta per il Marché Vert Noël
Primo appuntamento ad Aosta. Il mercatino Marché Vert Noël rallegra l’area archeologica nel centro storico, dall’Arco di Augusto al Teatro romano. Una passeggiata è d’obbligo, tra antichità e oggetti artigianali, magari gustando i tipici dolcetti di montagna, senza dimenticare di assaggiare il rinomato formaggio locale, la fontina. La città richiama poi altri profumi e assaggi di qualità: il lardo di Arnad oppure il prosciutto crudo di Bosses.
Quest’anno il tradizionale evento si svolgerà nelle tre piazze centrali (piazza Severino Caveri, piazza Giovanni XXIII, piazza Roncas) dal 25 novembre 2023 al 7 gennaio 2024.
Bressanone, tra vino e speck
Nell’immaginario collettivo il Trentino Alto Adige è il regno dei mercatini. Forse perché i borghi di montagna, dove tutto è bianco e silenzioso, creano l’atmosfera perfetta.
Tra i tanti eventi, segnaliamo il mercatino di Bressanone, in piazza Duomo. Da solo vale il viaggio nella cittadina alto-atesina, che vanta una scenografia unica, che va dalle vette dolomitiche circostanti al borgo medievale abbracciato dalle sue antiche mura. E così, tra concerti dell’Avvento, presepi realizzati a mano, sculture in legno e magari qualche passeggiata in carrozza per le vie storiche, c’è spazio anche per le numerose specialità enogastronomiche della Valle Isarco. A cominciare dal vino. Qui si beve, perfino di mattina presto (d’altronde fa molto freddo). Basta accompagnare a un buon bicchiere il gustosissimo speck contadino per rifocillare corpo e anima. Per un Natale diverso, senz’altro saporito

Il seguito sulla rivista.

di Gianni Di Santo

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