Il carattere in una foto

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Autoritratti, animali, paesaggi. Le immagini che mettiamo nel profilo social o sul telefonino rivelano chi siamo. Per questo facciamo
attenzione nello sceglierle e, soprattutto, nel renderle pubbliche.

Qual è la prima cosa che facciamo quando acquistiamo uno smartphone? Configurazione a parte, obbligata e guidata, il primo impegno è quello di scegliere uno sfondo. Sarà l’immagine più bella, la più rappresentativa. Ma quale? Una foto di sé stessi, del cane, del gatto oppure della famiglia, dei figli o del partner?
Siamo convinti di scegliere secondo criteri legati alle qualità dello scatto stesso. E, invece, pare non sia così. Studi recenti hanno, infatti, dimostrato che l’immagine scelta dipende dalla nostra personalità e ne rivela molti aspetti.
Qualche esempio? Se avete scelto un animale domestico, anche se realmente non ne possedete uno, significa che «amate vivere nel mondo della fantasia», ma anche che avete «un alto livello di creatività e di immaginazione». Se avete lasciato l’immagine predefinita del cellulare, molto probabilmente siete persone piuttosto tranquille, «molto rilassate, a cui piacciono la semplicità e il minimalismo». La foto dell’amore della vostra vita indica una personalità gentile, altruista, affettuosa, «persone fedeli che amano mostrare il loro partner agli altri». Il caso del selfie non è esattamente un buon segno. «Si tratta di personalità probabilmente narcisiste o con un’estrema fiducia in sé stesse. Ma la prima ipotesi è più fondata ed è anche più preoccupante», rivela uno degli esperti in materia, lo psicoterapeuta Charles Griffiths.
C’è anche la personalità tutta casa e chiesa. Di solito imposta una foto con tutta la famiglia, che è «modello ed esempio di vita. A un tipo di persona del genere piace ricordare che questo nucleo ci sarà sempre».
Chi, invece, possiede un temperamento stile Indiana Jones, incline all’avventura, imposterà, quasi sicuramente, un’immagine dei suoi viaggi in giro per il mondo. «Ciò sta a indicare persone amanti delle partenze, che hanno sempre una vacanza in programma. E il loro sfondo glielo ricorda, proiettandoli verso la prossima meta», continua Griffiths.
Ci sono poi da considerare le immagini inserite nei propri profili social. Quella che utilizziamo per presentarci è il nostro biglietto da visita: riassume l’impressione che vogliamo dare di noi stessi agli altri. Deve raccontare il meglio di noi, generare sensazioni positive. Anche in questo caso, però, la foto potrebbe rivelare tratti di cui non siamo del tutto consapevoli. Al pari di quello scelto per lo sfondo del telefonino, lo scatto del profilo è espressione della nostra personalità. Con la differenza che, questa volta, non è riservato solo a noi stessi o a chi ha accesso al nostro cellulare, ma viene, invece, divulgato ovunque. Così un primo piano del proprio volto indica una forte autostima, confermata proprio dal fatto che si è disposti a esporsi, mostrarsi e a essere notati. Animali e paesaggi, invece, indicano, in questo caso, una personalità più riservata, che desidera preservare la propria privacy: ed è giusto tutelarci perché anche gli altri vanno a sbirciare i nostri profili, esattamente come noi facciamo con loro. Che siano persone conosciute o meno, cerchiamo di scoprire curiosità e segreti. A volte ci basta dare un’occhiata alla foto del profilo per avere l’idea di una persona. E molto spesso ci azzecchiamo pur non essendo esperti psicologi.

Il seguito sulla rivista.

di Antonio Dell’Anna

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