Giordania sulle tracce di Mosè

Un Paese ricco di tesori artistici e culturali, in cui non mancano spiritualità e accoglienza. Tra le tante iniziative di solidarietà, anche un’associazione che opera in favore dei rifugiati iracheni.

È una delle sette meraviglie del mondo, dal 1985 Patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Un sito archeologico affascinante, suggestivo, immortalato anche dal cinema. La visita di Petra, nata come città degli Edomiti, in seguito diventata capitale dei Nabatei, antico popolo di commercianti e guerrieri dell’Arabia, vale un viaggio in Giordania. Camminare attraverso la “città rosa”, ammirando le facciate e i monumenti scavati nella roccia, merita già di per sé un soggiorno nel Paese mediorientale. Ma quest’ultimo è, certo, molto di più e molto altro. Il regno hashemita, che conserva una sua stabilità dal punto di vista politico all’interno dello scacchiere turbolento del Medio Oriente, è storicamente caratterizzato da una tradizione di accoglienza e oggi rappresenta una meta relativamente tranquilla e sicura per ogni tipo di turista.
Attraversata dal fiume Giordano, nelle cui acque Gesù venne battezzato da Giovanni Battista, la nazione ospita luoghi sacri fondamentali per l’ebraismo e il cristianesimo, per la storia biblica e per il Nuovo Testamento. È qui che si svolsero, infatti, le missioni di numerosi profeti. La tradizione narra che Elia ascese al cielo da una collina, che venne poi chiamata Tell Mar Elias. Si tramanda, inoltre, che Mosé vide la Terra promessa, senza però potervi accedere, dal Monte Nebo, dal quale si può ammirare il panorama della vallata. A ragione, dunque, questo Paese viene considerato Terra Santa e molti pellegrinaggi diretti in Israele e Palestina passano anche da qui.
I periodi migliori per visitare questo territorio sono la primavera e l’autunno. Per un viaggio di circa una settimana alla scoperta dei luoghi più simbolici, un buon punto di partenza è la capitale Amman: spesso trascurata dai turisti, è una città moderna, vivace, culturalmente ricca, dinamica, che sorge su sette colli come Roma. A Downtown, il centro storico, si concentrano le principali attrazioni, il teatro romano, le rovine dell’antica Cittadella, dalla quale è possibile godere di una straordinaria vista panoramica. Da esplorare è il suq, il dedalo caotico e chiassoso di strade colme di negozi e bazar, dove acquistare, con molta pazienza, spezie, profumi, frutta e verdura, abiti tradizionali. Non manca il fermento artistico: andando verso i quartieri residenziali di Jebel al Wedbeh e Jebel Amman, si incontrano graziose gallerie d’arte e strade tappezzate di vivaci graffiti. Merita una visita la piccola ma interessantissima Galleria nazionale di belle arti. Da non perdere la Casa delle arti, Darat al funun, che offre una panoramica di artisti giordani e arabi. Da visitare anche la moschea di re Abdullah I con le sue cupole azzurre.

Il seguito sulla rivista.

di Giulia Cerqueti

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