Le donne che fecero l’impresa

Riportiamo parte della prefazione di Rosy Bindi al volume di Annachiara Valle. Di recente in libreria, l’opera racconta le figure femminili che hanno messo in pratica la Costituzione.

Le donne hanno segnato la storia dell’Italia repubblicana a partire dalla Resistenza e dalla Costituzione nell’affermazione di una democrazia sostanziale e nella spinta alla modernizzazione della società. Lo hanno fatto attraverso le battaglie per la parità, la scolarizzazione e l’imprenditorialità. Sono state un fattore potente di cambiamento, in virtù di una straordinaria e creativa capacità di conciliare e al tempo stesso trasformare i ruoli tradizionali di madre e di moglie. Sono state decisive in molti passaggi della vicenda politica, e questo malgrado la loro presenza sia stata a lungo assolutamente minoritaria nei luoghi dove si prendono le decisioni. E oggi che tante conquiste sembrano un dato di fatto, acquisite per sempre, le donne sono in realtà le prime a subire i contraccolpi di una fase storica che incrocia la pandemia da Covid-19, il ritorno in Europa di una guerra rovinosa e la crisi economica e sociale resa più difficile dagli effetti del cambiamento climatico. C’è da chiedersi: i diritti e le libertà faticosamente raggiunti in 70 anni di vita democratica sono ancora alla portata di tutte? O stiamo invece rischiando un grave arretramento? Per rispondere a queste domande vale la pena leggere i ritratti femminili proposti da Annachiara Valle per tornare a conoscere quelle donne, alcune colpevolmente dimenticate, che hanno aperto la strada a tutte noi, affrontando luoghi comuni e pregiudizi sessisti e misogini, ma soprattutto un potere maschile che si ostinava a disconoscerne il valore. È il racconto, ricco di puntali rimandi storici, di una semina fruttuosa, iniziata negli ultimi mesi del 1945 con la battaglia per il diritto all’elettorato attivo e passivo in vista delle prime consultazioni amministrative, che videro circa 2 mila elette, proseguita tra i banchi di Montecitorio con le 21 donne elette il 2 giugno del 1946 all’Assemblea costituente e poi, venti anni dopo, con la nomina della prima donna ministro, cui seguiranno altre figure importanti della politica nazionale. A queste protagoniste Valle affianca le biografie di alcune donne della società civile che nei primi anni della Repubblica hanno compiuto scelte di libertà e autonomia, infrangendo antichi tabù e pregiudizi. Una scelta che tiene insieme la politica e i cambiamenti sociali e di costume, ricostruendo i primi passi di un cammino che ha contribuito a trasformare in meglio l’Italia. Questo volume contribuisce a illuminare una vicenda che si fa ancora molta fatica a riconoscere come patrimonio e memoria collettiva. E ha ragione l’autrice quando sottolinea che dobbiamo essere grati – donne e uomini di questo Paese – per il coraggio, l’intelligenza e la tenacia con cui queste figure hanno affermato e promosso i diritti di tutti.

Il seguito sulla rivista.

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