Natale tra ricordi e futuro

Se fossero ancora vivi, il 7 dicembre, avrebbero compiuto 60 anni di matrimonio. Sono i miei genitori, Rosetta e Vincenzo, e scusate se prendo spunto da loro per parlarvi del Natale. Forse un po’ per tutti le feste restano soprattutto quelle vissute da bambini. Con l’odore dell’abete, quando ancora non c’erano quelli di plastica, le luci di tutti i colori, le mani impiastricciate dei dolci fatti in casa, l’attesa dei regali, il pranzo in famiglia con la tovaglia buona e i bicchieri di cristallo, il circo del 25 pomeriggio o, in mancanza, il cinema, i cappottini e le sciarpe da stringere addosso per ripararsi dal freddo, il sonno che faceva crollare le testoline stanche sulle spalle dei genitori durante la Messa della notte…

Il seguito sulla rivista.

di Annachiara Valle

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