Una “piattaforma” per il pianeta

L’enciclica Laudato si’, pubblicata sei anni fa, rimane un punto di riferimento e di stimolo. Concluso l’Anno Laudato si’, organizzato dal Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, il Papa ha annunciato l’avvio della Piattaforma Laudato sì: «È un cammino che dobbiamo continuare insieme, ascoltando il grido della Terra e dei poveri. Per questo partirà subito la Piattaforma Laudato si’, un percorso operativo di sette anni che guiderà le famiglie, le comunità parrocchiali e diocesane, le scuole e le università, gli ospedali, le imprese, i gruppi, i movimenti, le organizzazioni, gli istituti religiosi ad assumere uno stile di vita sostenibile».

Martedì 25 maggio, durante la conferenza stampa di chiusura dell’Anno speciale, è stata presentata la Piattaforma di iniziative. «Da tempo, ormai, questa casa che ci ospita soffre per ferite che noi provochiamo a causa di un atteggiamento predatorio, che ci fa sentire padroni del pianeta e delle sue risorse e ci autorizza a un uso irresponsabile dei beni che Dio ci ha dato», afferma papa Francesco. «Oggi, queste ferite si manifestano drammaticamente in una crisi ecologica senza precedenti, che interessa il suolo, l’aria, l’acqua e, in genere, l’ecosistema in cui gli esseri umani vivono. L’attuale pandemia, poi, ha portato alla luce in modo ancora più forte il grido della natura e quello dei poveri che ne subiscono maggiormente le conseguenze, evidenziando che tutto è interconnesso e interdipendente e che la nostra salute non è separata dalla salute dell’ambiente in cui viviamo».

Francesco indica una via: «un nuovo approccio ecologico, che trasformi il nostro modo di abitare il mondo, i nostri stili di vita, la nostra relazione con le risorse della Terra e, in generale, il modo di guardare all’uomo e di vivere la vita». Bisogna andare verso  «un’ecologia umana integrale, che coinvolge non solo le questioni ambientali ma l’uomo nella sua totalità» e ascoltare «il grido dei poveri».

«Abbiamo una grande responsabilità», continua il Papa, «specialmente nei confronti delle future generazioni. Che mondo vogliamo lasciare ai nostri bambini e ai nostri giovani? Il nostro egoismo, la nostra indifferenza e i nostri stili irresponsabili stanno minacciando il futuro dei nostri ragazzi! Rinnovo allora il mio appello: prendiamoci cura della nostra madre Terra, vinciamo la tentazione dell’egoismo che ci rende predatori delle risorse, coltiviamo il rispetto per i doni della Terra e della creazione, inauguriamo uno stile di vita e una società finalmente ecosostenibili: abbiamo l’opportunità di preparare un domani migliore per tutti. Dalle mani di Dio abbiamo ricevuto un giardino, ai nostri figli non possiamo lasciare un deserto». Con la Piattaforma inizierà un percorso della durata di sette anni verso la piena sostenibilità nello spirito dell’ecologia integrale della Laudato si’.

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