Parlarsi faccia a faccia

Già da prima della pandemia, la studiosa Sherry Turkle si interrogava su solitudine e tecnologia. E oggi che temiamo gli interlocutori?

Forse siamo in ritardo. Forse è una battaglia persa, ma non bisogna scoraggiarsi. Perché è necessaria per la nostra sopravvivenza sociale, di comunità, famiglie, gruppi informali o formali. Persino fisica… Oggi più che mai, nel tempo in cui parlarsi faccia a faccia, condividendo sorrisi ed emozioni, carezze e abbracci, distanze e contatti, è diventato un comportamento “vietato”. Per questo bisogna provare ad ascoltare e a mettere in pratica i suggerimenti di Sherry Turkle, sociologa del prestigioso istituto di ricerca Mit (Massachusetts institute of technology).

Il seguito sulla rivista

Vittorio Sammarco

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