L’arte della pazienza

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Il terribile 2020 è finito, ma ci avventuriamo nel 2021 con uno spirito ben diverso da quello che ci aveva sempre accompagnato all’inizio di un nuovo anno.

Lo sguardo verso il futuro è molto cambiato. Non più grandi aspettative, almeno per una buona parte di noi; la speranza è che, in un modo o in un altro, si superi la pandemia. Ma, intanto, quello che sappiamo è che la nostra vita mutata impiegherà ancora del tempo a tornare come prima. Basta fermarsi a riflettere sulle piccole cose quotidiane. Non ci viene neppure più in mente di dare la mano a un conoscente, se lo incontriamo per strada, e il ricordo di quando ci concedevamo effusioni e abbracci con gli amici ci sembra lontano anni luce. La mascherina è diventata l’ultima cosa che afferriamo prima di uscire, e ce ne preoccupiamo come un tempo ci preoccupavamo di non dimenticare le chiavi di casa. E la indossiamo anche tra le mura domestiche, se per esempio siamo costretti a chiamare un artigiano per una piccola riparazione, e perfino quando stiamo con i nipoti, per il timore che possano contagiarci.

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Annalisa Pomilio

www.noinonni.it

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