La casa che cambia

Getty Images

Durante l’emergenza il modo di abitare è mutato. E forse non tornerà più quello di prima. Ecco come organizzare al meglio gli spazi domestici con i consigli del designer Andrea Castrignano.

La vita nelle nostre case durante il covid è cambiata. E probabilmente non tornerà quella di prima. Andrea Castrignano, l’interior designer più famoso della tivù, offre qualche consiglio per organizzare il “nuovo” ambiente domestico.

Lo spazio del lavoro

Il “lavoro agile” resterà ancora fortemente raccomandato e riguarderà quasi 8 milioni di italiani, i quali hanno capito che anche da casa si può essere produttivi come in ufficio o in azienda. «Se lo smart working si prolunga, è importante ricavare zone idonei e funzionali, per mantenere l’ordine e facilitare la concentrazione», premette Castrignano. «Un’idea riguarda la zona living: si potrebbe, per esempio, ripensare la parete libreria, in modo da farla diventare una zona attrezzata a ufficio domestico. Nel frattempo, è necessario definire la collocazione della scrivania: la posizione migliore è vicino a una finestra, per non affaticare la vista, aggiungendo all’occorrenza l’illuminazione proveniente da una lampada da tavolo direzionabile. I materiali e i documenti vanno collocati in scatole con coperchio che, a conclusione del lavoro, possano essere riposte, soprattutto se non si possiede una scrivania e per lavorare si utilizza magari il tavolo da pranzo. Altro dettaglio non secondario è una sedia comoda: spesso le sedie che abbiamo in casa non sono il massimo dell’ergonomia, ma può essere sufficiente aggiungere un cuscino morbido a quella della cucina o della sala da pranzo». Le riunioni in videoconferenza restano all’ordine del giorno? «Consiglio di trovare un angolo della casa ben illuminato», continua l’esperto, «e di posizionarsi in modo da avere alle spalle un quadro o una libreria: darete di voi un’immagine senz’altro più professionale. Se ad abitare la casa siete in molti, cercate di sistemare un piccolo tavolo nella vostra camera da letto, vi garantirà un po’ di privacy e concentrazione».

Il seguito sulla rivista

Giusi Galimberti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *