Finalmente si parte!

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L’Italia è il paese dei cammini. Ce ne sono tanti, tutti bellissimi, sia per camminatori infaticabili, che per viaggiatori poco allenati. Ecco una selezione dei migliori itinerari religiosi, storici e culturali.

In piena fase 2, finalmente si parte. La solita inquietudine ci prende. Poche cose nello zaino del pellegrino: giusto l’indispensabile. Un paio di cambi, torcia, scarpe comode da trekking, occhiali da sole, cappellino, una piccola ma valida macchina fotografica, e, ovviamente, igienizzante per le mani. Poi, per la mascherina, si vedrà. Perché gran parte di questo viaggio è in solitaria, lungo sentieri di montagna e mulattiere di mare, e se proprio dobbiamo incontrare qualcuno lungo il cammino la mascherina apparirà, eccome. Eccoci, allora. Pronti per il via di una stagione estiva che non ammette ripensamenti di sorta. Camminare: sembra questo il punto fondamentale da cui iniziare, la scelta ascetica per immaginare viaggi e miraggi, percorsi dell’anima e valichi geografici. Perché, in fondo, ogni viaggio, ogni cammino che intraprendiamo, non è forse un viaggio dell’anima? Cammini da fare da soli, in due (in coppia poi è bellissimo), massimo tre o quattro persone, perché il godimento della solitudine lungo ogni percorso dell’anima dà gusto allo sguardo, all’assaggio, all’incontro con ogni altro distante da noi. Si parte per convinzione, alcune volte. Si sceglie con cura l’itinerario, guardando le mappe geografiche. Ma si parte anche inconsapevoli di dove si sta andando. Camminare è un verbo che si coniuga bene al futuro e il cammino è un percorso a ostacoli che non ammette distrazioni, superficialità, inerzie.

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Gianni Di Santo

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