Contro la pertosse l’arma vincente è il vaccino

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La terapia, che va iniziata tempestivamente, già nella prima fase della malattia, consiste nell’assunzione di antibiotici, a cui possono essere associati cortisonici e sedativi della tosse.

La pertosse, detta anche tosse convulsa o tosse canina, è una malattia infettiva causata da un batterio, il Bordetella pertussis. Si tratta di una patologia molto contagiosa, che si trasmette da persona a persona attraverso le goccioline di saliva emesse quando si parla, si tossisce, si starnutisce. Il periodo di incubazione è di dieci-quindici giorni e il decorso prevede tre fasi. La prima, detta fase catarrale, della durata di una o due settimane, è caratterizzata da raffreddore, tosse modesta e lieve febbre. La seconda, chiamata fase parossistica, della durata di alcune settimane, porta con sé tosse violenta, che può provocare vomito, apnea, cianosi, emorragie congiuntivali, nasali e, in alcuni rari casi, anche cerebrali. La terza, detta fase di convalescenza, dura una o due settimane ed è caratterizzata dalla progressiva riduzione dei sintomi. Tra le possibili complicazioni della pertosse si annoverano otiti, bronchiti, polmoniti. La malattia è tanto più grave quanto più piccolo è il bambino e può essere letale al di sotto dell’anno di vita.

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Barbara Guerrini

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