Ritorno al futuro
Ci si interroga sul day after: quando la pandemia sarà finita, quali saranno le prospettive? Ce ne parla Leonardo Becchetti, professore di Economia politica all’università Tor Vergata di Roma. |
Per uno dei guru dell’economia ecologica come Jeremy Rifkin, dopo la pandemia di Coronavirus, «nulla sarà come prima» e la globalizzazione, così come l’abbiamo conosciuta, è addirittura «morta e sepolta». Insomma, una prospettiva che non lascia spazio a dubbi, ma non da tutti condivisa. «Non sono d’accordo a pensarla in maniera deterministica», afferma Leonardo Becchetti, professore ordinario di Economia politica dell’università di Tor Vergata di Roma. «L’evento ci farà riflettere, ma la lezione non è automatica, meglio non abbassare la guardia. C’è una missione culturale che ci aspetta: aiutiamo i nostri concittadini a interpretare l’accaduto e a capire come possiamo trarne beneficio. Non c’è nulla di automatico, finito il lockdown il rischio è che tutto torni come prima e si ritorni a compiere gli stessi errori». Il docente romano, proprio nei giorni del contagio, avrebbe dovuto partecipare all’Economy of Francesco, l’incontro internazionale promosso dal Papa per radunare ad Assisi i più grandi esperti di economia. «Abbiamo rimandato gli eventi, quello con Francesco al 21 novembre, e il festival dell’economia civile al 25-27 settembre. La gente avrà più voglia di vedersi e abbracciarsi, sicuramente ripartiremo bene», assicura l’esperto.
il seguito sulla rivista
Elisabetta Gramolini