Gratitudine

Non so se capita anche a voi, ma a me succede di ricordare spesso i problemi e le difficoltà incontrati nella vita, le delusioni, gli insuccessi, i dolori, le perdite. In quei casi provo un senso di delusione e di incompiutezza (finisce così?) abbastanza spiacevoli e dolorosi.

Ma mi capita anche di ripensare e di ricordare le cose buone, belle o meravigliose che la vita mi ha dato in misura sovrabbondante. Maestri impagabili, amici cari e fedeli, la grazia dei figli, gli affetti profondi e duraturi, il ricevere gesti sensibili e provvidenziali, avere gli occhi per vedere le meraviglie della Creazione e dell’opera degli uomini e quelli per contemplare tempi di pace e riconciliazione, anticipazioni del compimento delle grandi Promesse. Bellezze naturali e spirituali, cambiamenti, miracoli, le vittorie della vita sulla morte, il rifiorire di cuori feriti. L’incontro con persone eccellenti, la curiosità, l’amore per la lettura e per la musica, la salute. La voglia e la capacità di ridere, di amare, di stupirsi. L’esperienza della vicinanza di Gesù e della Provvidenza che non ti abbandonano né nelle cose piccole né in quelle grandi. La certezza che qualcuno Lassù mi ama. E che certo qualcuno quaggiù prega per me.

Il seguito sulla rivista

di Agnese Moro

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