Il mestiere del “mascarero”

Le maschere carnevalesche, conosciute e apprezzate in tutto il mondo, vengono realizzate da abili artigiani che, con impegno e passione, pazienza ed esperienza, danno vita a vere e proprie opere d’arte. Le loro botteghe si rintracciano soprattutto a Venezia, la città dove è fiorita e tuttora prospera questa antica tradizione.

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La maschera è quasi un oggetto di culto che, nel periodo compreso tra l’Epifania e la Quaresima, diventa strumento di divertimento e leggerezza. Può essere anche, però, un oggetto intrigante e interessante, se solo ci si lascia interrogare dall’arte e dalla storia che nasconde. Manufatto artigianale di altissimo valore, la maschera si presta a mille domande che possono sorprendere tra una decorazione e una smorfia.Nel periodo precedente al Natale, a pochi giorni dall’eccezionale alta marea che ha messo in ginocchio buona parte di Venezia, ci siamo addentrati nelle calli per raggiungere alcuni artigiani “mascareri” (mascherai in dialetto veneziano). Armati di copriscarpe impermeabili, perché anche affrontare il picco di marea previsto durante la giornata è una forma d’arte, eccoci pronti a destreggiarci tra negozi e botteghe per incontrare gli artisti della maschera nei loro luoghi di lavoro, scoprendone segreti e stile.

Varcare la soglia di una bottega artigiana è un po’ come varcare la soglia del tempo: se fuori la città corre a un ritmo incalzante e rinnova ogni minuto il rito di accoglienza delle migliaia di turisti in visita, appena oltre la porta ci si trova immersi in un’altra galassia fatta di colori, di stupore, di lavoro manuale, di silenzio operoso e di creatività. Una magia radicata nella storia e nella tradizione che rende il Carnevale di Venezia tra i più importanti e affascinanti al mondo.

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di Luisa Pozzar

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