Profumo di Oscar
Dopo sei nomination, cinque Golden Globe e l’Orso d’oro vinto al Festival di Berlino, Tom Hanks è candidato alla sua terza statuetta per il film News of the world.
Qualora nella notte del 25 aprile, quando saranno assegnati i novantatreesimi premi Oscar, vincesse la sua terza statuetta, Tom Hanks entrerebbe nel mito. Della storia del cinema fa già parte in virtù di una carriera lunga quarant’anni in cui ha inanellato una cinquantina di film quasi sempre di “spessore”, quasi tutti di enorme successo, spaziando da un genere all’altro. Se è vero, infatti, che si è aggiudicato l’Oscar come miglior attore per due anni consecutivi (1994 e 1995) grazie a Philadelphia e Forrest Gump (prima di lui c’era riuscito solo Spencer Tracy), è altrettanto vero che a renderlo amatissimo dal pubblico sono titoli come Apollo 13, Salvate il soldato Ryan, Cast Away, Il ponte delle spie, Il codice da Vinci. Ora, dopo sei nomination, cinque Golden Globe e l’Orso d’oro vinto al Festival di Berlino, rischia davvero di accedere all’empireo dell’Academy entrando nel ristretto club degli attori che custodiscono sul caminetto tre statuette: Meryl Streep (che vanta anche il record di 21 candidature), Jack Nicholson, Daniel Day-Lewis, Ingrid Bergman e Walter Brennan, l’indimenticabile caratterista che fu spalla di tutti i grandi di Hollywood in commedie, film di guerra e soprattutto western (cercate le sue foto sul web e riconoscerete il vecchio cowboy di tanti film). Davanti a tutti, con quattro statuette, l’inarrivabile Katharine Hepburn. Per Tom Hanks, comunque, un’occasione preziosa. La vittoria non sarà, comunque, agevole, vista l’accreditata concorrenza di altri due veterani: Anthony Hopkins (interprete del drammatico The father) e Gary Oldman (star di Mank). Nell’incertezza della vigilia, però, puntiamo sul camaleontico Tom che, nella galleria di personaggi ispirati all’uomo comune alle prese con situazioni straordinarie, mai si era misurato col vecchio West. Anche se News of the world (Notizie dal mondo), scritto e diretto da Paul Greengrass, è un western assai particolare, non solo crepuscolare (la storia si svolge sette anni dopo la fine della Guerra di secessione), ma d’impronta decisamente umanista, quasi pacifista. Protagonista è il capitano sudista, quindi sconfitto, Jefferson Kyle Kidd, ex tipografo che sbarca il lunario girando le cittadine del Texas per leggere, in cambio di 10 centesimi, notizie dai giornali dell’epoca per un pubblico incolto che altrimenti nulla saprebbe di ciò che accade a Washington e nel mondo.
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Maurizio Turrioni