Un anno per ricordare i papà
Un anno per ricordare San Giuseppe. È entrata nel vivo la celebrazione voluta da papa Francesco e che ha avuto un momento di particolare attenzione proprio il 19 marzo, giorno in cui in Italia si celebra il Santo e anche la festa del papà. Una festa che ha radici antiche e che è collegata proprio al padre di Gesù e al modello di paternità della Chiesa. Le origini, però, risalgono al periodo dell’Impero romano. I Romani in questa data festeggiavano le Baccanali: in quei giorni venivano imbanditi dei banchetti per i poveri. Le donne preparavano il pane e le zeppole, delle frittelle che ricordavano quelle che secondo la leggenda vennero vendute da San Giuseppe durante la sua fuga dall’Egitto e che ancora oggi vengono preparate il 19 marzo.
In realtà la festa del papà viene celebrata in tutto il mondo in date differenti e con usanze diverse in ogni Paese. Nei paesi anglosassoni, ma anche in Francia, Olanda, Ungheria e Perù, la festa del papà cade la terza domenica di giugno. Nel Regno Unito i papà ricevono in dono dei cioccolatini dai figli e in Francia i bambini regalano una rosa rossa al padre. In Russia viene festeggiata il 23 febbraio, nel Giorno dei difensori della patria e vengono ricordati i padri che hanno combattuto per la nazione; in Scandinavia e Danimarca celebrano questa festività il 5 giugno, il giorno della Costituzione. In Germania coincide con il giorno dell’Ascensione, 40 giorni dopo Pasqua si chiama Herrentag, ossia “giorno degli uomini”.
In Thailandia i papà vengono festeggiati il 5 dicembre, il giorno del compleanno del “padre della patria”, il re Rama IX (morto nel 2016), che ha regnato per oltre 70 anni. In questo giorno, i figli portano a nonni e papà un fiore di canna in segno di rispetto e virilità. La festa del papà in Australia è la prima domenica di settembre (che corrisponde alla loro prima domenica di primavera): i padri hanno sconti e offerte in molti negozi, e viene indetta la gara di “padre della comunità locale”.